Si è svolto a La Palma, nelle Canarie, il primo corso di formazione in astrofisica per docenti delle scuole superiori. Al programma di formazione (Italian Teacher Programme@Canary Islands) hanno partecipato 20 docenti di tutta l’Italia selezionati tra più di 150 richieste. Per la Calabria ha superato la selezione il Prof. Domenico Liguori docente di Matematica e Fisica del Liceo Scientifico di Cariati. Il corso, spiega il Prof. Liguori, è stato organizzato da una collaborazione tra il CERN (Organizzazione europea per la ricerca nucleare) e l’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica) ed mi ha dato la possibilità di un ulteriore arricchimento scientifico, tecnologico ed esperienziale fuori dal comune. Oltre alle lezioni teoriche sulle varie tematiche dell’astronomia e dell’astrofisica, condotte da ricercatori e scienziati del campo, i docenti selezionati hanno potuto visitare il complesso astronomico sul monte La Roque a circa 2400 metri di quota. Suggestivo il Gran Telescopio Canarias (GTC), chiamato anche GranTeCan, il telescopio singolo con la più grande apertura del mondo ed uno specchio di 10.4 metri di diametro nonché il Telescopio Nazionale Galileo (TNG) con i suoi circa 4 metri di diametro, gestito dalla “Fundación Galileo Galilei, Fundación Canaria” (FGG) per conto dell’Istituto nazionale di astrofisica (INAF). Lo scopo di questo corso è stato soprattutto la formazione di docenti che possano riportare tra i propri studenti lo studio e la passione per l’astronomia ed i temi di astrofisica come argomenti curriculari. La collaborazione tra ricercatori e docenti non è terminata dopo questa esperienza in quanto sarà mantenuta attraverso continui feedback anche on line sulla progettazione di esperienze didattiche da proporre a tutti gli studenti. Ringrazio-ha aggiunto il Prof. Liguori-la DS Sara Giulia Aiello per avermi concesso la possibilità di partecipare a questa esperienza, tutti i colleghi ed i formatori con i quali ho condiviso questa bellissima esperienza ed in particolare i due ideatori del programma: i ricercatori Antonella Del Rosso e Adriano Fontana.
0